Svanisce al penultimo giro il sogno-promozione di Gonnosfanadiga tutta. Il responso del campo è impietoso: in seconda categoria ci vanno gli avversari, con 6 punti in più in classifica, differenza scavata tutta negli scontri diretti. Ora resta da onorare un campionato comunque di spessore, e guadagnare la miglior posizione possibile per avvantaggiarsi in ottica ripescaggi, sperando nelle disgrazie altrui, senza ipocrisie...
più società schiatteranno più possibilità ci saranno di salire di categoria. Certo è che con un pubblico come quello di ieri pomeriggio, laddove la gradinata si è rivelata insufficiente a contenere i trecento spettatori accorsi a sostenere la squadra, anche la seconda categoria può essere considerata una bestemmia. Gonnosfanadiga ha risposto presente e si è – per certi versi inaspettatamente – dimostrata tanto affamata di calcio quanto meritevole, senza ombra di dubbio, di palcoscenici assai più importanti di quelli attuali. La cronaca restituisce l’immagine di una gara inevitabilmente molto tesa, dove sono gli ospiti a passare per primi in vantaggio, dopo appena una decina di minuti. Il primo tempo si chiude però 1-1, con parità ristabilita da G.Piras, ultimo a toccare un pallone impazzito, che da fuoco alle polveri sugli spalti. Nel secondo tempo arrivano anche i ritardatari, gli indecisi e gli abbonati di sky... e i decibell s’impennano. Il Gonnos fa la partita ma non sfonda l'impenetrabile difesa ospite. La tensione sale, le occasioni da rete sono poche e la gara si trascina sull’1-1 fin dopo la mezzora, quando discutibili decisioni arbitrali squassano l’incontro. San Gavino passa su un calcio di punizione diretto –letteralmente inventato –eseguito alla perfezione. Cala il gelo sul comunale, è la fine; saltano i nervi, Gonnos chiuderà la gara con soli otto uomini e l’Italpiombo col doppio vantaggio, conseguito pochi giri di lancette dopo il 2-1. Alla società Italpiombo vanno le doverose congratulazioni del caso, nonostante qualche pecca nella gestione del proprio successo. Resta la sensazione che non sia salita la squadra migliore in assoluto, ma sicuramente la più coriacea e concreta, virtù rivelatesi evidentemente molto efficaci e comunque sufficienti a rendere l’esito finale tutto sommato meritato. Gonnosfanadiga invece si lecca le ferite e aspetterà in apnea l’eventuale ripescaggio. Intanto, però, conserverà il ricordo di un pomeriggio storico ed indimenticabile… da pelle d’oca. Con una partecipazione sorprendente, Gonnosfanadiga si è riscoperta innamorata dei propri colori. Per chiudere non si può omettere il ringraziamento degli amici di Villacidro presenti ieri in massa al comunale.
FORZA GONNOS.
***più società schiatteranno più possibilità ci saranno di salire di categoria. Certo è che con un pubblico come quello di ieri pomeriggio, laddove la gradinata si è rivelata insufficiente a contenere i trecento spettatori accorsi a sostenere la squadra, anche la seconda categoria può essere considerata una bestemmia. Gonnosfanadiga ha risposto presente e si è – per certi versi inaspettatamente – dimostrata tanto affamata di calcio quanto meritevole, senza ombra di dubbio, di palcoscenici assai più importanti di quelli attuali. La cronaca restituisce l’immagine di una gara inevitabilmente molto tesa, dove sono gli ospiti a passare per primi in vantaggio, dopo appena una decina di minuti. Il primo tempo si chiude però 1-1, con parità ristabilita da G.Piras, ultimo a toccare un pallone impazzito, che da fuoco alle polveri sugli spalti. Nel secondo tempo arrivano anche i ritardatari, gli indecisi e gli abbonati di sky... e i decibell s’impennano. Il Gonnos fa la partita ma non sfonda l'impenetrabile difesa ospite. La tensione sale, le occasioni da rete sono poche e la gara si trascina sull’1-1 fin dopo la mezzora, quando discutibili decisioni arbitrali squassano l’incontro. San Gavino passa su un calcio di punizione diretto –letteralmente inventato –eseguito alla perfezione. Cala il gelo sul comunale, è la fine; saltano i nervi, Gonnos chiuderà la gara con soli otto uomini e l’Italpiombo col doppio vantaggio, conseguito pochi giri di lancette dopo il 2-1. Alla società Italpiombo vanno le doverose congratulazioni del caso, nonostante qualche pecca nella gestione del proprio successo. Resta la sensazione che non sia salita la squadra migliore in assoluto, ma sicuramente la più coriacea e concreta, virtù rivelatesi evidentemente molto efficaci e comunque sufficienti a rendere l’esito finale tutto sommato meritato. Gonnosfanadiga invece si lecca le ferite e aspetterà in apnea l’eventuale ripescaggio. Intanto, però, conserverà il ricordo di un pomeriggio storico ed indimenticabile… da pelle d’oca. Con una partecipazione sorprendente, Gonnosfanadiga si è riscoperta innamorata dei propri colori. Per chiudere non si può omettere il ringraziamento degli amici di Villacidro presenti ieri in massa al comunale.
FORZA GONNOS.
alcune foto scattate durante la gara...
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