Due chiacchiere con... Toti Curreli

Si ringrazia Toti Curreli per la disponibilità a sottoporsi a questa intervista. Menzione particolare per lui, per la collaborazione offerta anche per la ricostruzione della cronistoria biancoverde.

Presentati... Nome, Cognome, età…
Salvatore Curreli (noto Toti)...
anni 46.

Hai indossato la maglia bianco-verde… da quando a quando?

Ho indossato la maglia bianco-verde (nel mio periodo denominata U.S. GONNOSFANADIGA) dal 1983-84 al 1985-86 (settore giovanile), dal 1986-87 al 1991-92 e dal 1994-95 al 1998-99 (prima squadra). In mezzo, due stagioni (1992-93 e 1993-94) in prestito all’S.S. Arcidano.

Hai fatto il DIRIGENTE o l’ALLENATORE del Gonnos… da quando a quando?

Non ho mai fatto il dirigente, ma ho allenato di recente i bambini della categoria pulcini, precisamente nelle stagioni 2012-2013 e 2013-2014.

Qual è la partita (o quali sono le partite) che ricordi con più piacere… raccontacela…
Partite che ricordo con piacere ce ne sono varie. 

Una è quella del mio esordio, con vittoria, a Nuraminis (seconda giornata del campionato di 2^ cat. 1986-87, ndr), ma quella che ricordo più volentieri è Gonnosfanadiga - Lidori 4-0, ottava di campionato sempre della stessa stagione... una giornata per me trionfale. Giocavo sulla fascia sinistra e per buona parte del primo tempo venni più volte richiamato dall'allenatore. Non stavo disputando una bella partita e mi accorsi che dalla panchina si alzò qualcuno che incominciava a riscaldarsi. Verso la mezzora, una palla uscì in fallo laterale, e la panchina richiamò l'attenzione dell’arbitro per un cambio. Mi chiamò il mister - ero dalla parte della tribuna - e a capo chino iniziai ad attraversare il campo pensando: "la mia partita è già finita!". Giunsi alla panchina, feci per sedermi quando il mister, prendendomi per un braccio, mi disse: "che fai??? gioca qui sulla fascia destra!!!". Con stupore rialzai lo sguardo e vidi che la sostituzione era destinata ad un altro mio compagno, che uscendo zoppicava leggermente. Il mio era solo un cambiamento tattico. Presi allora posizione nel nuovo ruolo, con un misto di contentezza e voglia di riscattare l'opaca prova offerta fino a quel momento... e trascorsi neanche cinque minuti, su un cross di Sergio Pice dalla sinistra, sparo al volo la palla all'altezza del secondo palo..... Il portiere riesce solo a sfiorarla.... gol! 1-0. Venni letteralmente sommerso dai miei compagni... non ci volevo credere; si trattava del mio primo gol con la maglia del Gonnos. E io che pensavo di dover uscire! Finito il primo tempo, al rientro negli spogliatoi fui accolto con pacche sulle spalle dai miei compagni che stavano in panchina e da alcuni dirigenti; mi sembrava di sognare. Il secondo tempo, poi, andò addirittura meglio... viaggiavo sulle ali dell’entusiasmo, e mi riusciva ogni giocata o quasi. Una di queste valse il raddoppio.... pallone respinto al limite dell’area... calcio ancora una volta al volo e lo spedisco all'incrocio: 2-0! Boooh, ma sta succedendo davvero??? Il pubblico cominciò quindi ad incitarmi, poi sempre di più... era la prima volta che sentivo tanta gente invocare il mio nome. Quella partita sarebbe potuta durare anche un paio d’ore..... che tanto non sentivo più neanche la stanchezza... solo gioia. Scendo ancora sulla fascia, scambio con un compagno, entro in area, il difensore mi affronta, lo dribblo e mi mette giù... calcio di rigore!!! Sarebbe stato troppo concedermi l’onore di batterlo... e sul dischetto si presenta Sergio Pice. che spiazza il portiere: 3-0! Risultato che viene poi ulteriormente arrotondato sul 4-0 da Tore Sibiriu. mi pare. A fine partita, abbracci e complimenti da tutte le parti. Eppure anche i miei compagni fecero una grandissima partita, ma mi fecero capire che il mattatore ero stato io. Anche l’allenatore avversario venne a complimentarsi. 

Negli anni successivi ho segnato qualche gol e giocato altre belle partite, ma una giornata così trionfale (e fortunata) non l’ho più vissuta!

Qual è la partita (o quali sono le partite) che ricordi con più dispiacere… raccontacela…
La partita che ricordo maggiormente, in senso negativo, è una della stagione 88-89. Venivamo da 4 vittorie in 5 partite, di cui 3 consecutive, che ci avevano proiettato al quarto posto, a tre punti dalla capolista Quartu 2000. Giocammo la mattina alle ore 11 a Quartu, ma con la Ferrini, che era davanti a noi di un punto, mi pare. Era in pratica uno scontro al vertice, decisivo per rivelare di che pasta eravamo fatti; fu la prima ed unica volta che ebbi la sensazione che potessimo dire la nostra per risalire in prima categoria. Era un periodo positivo... giocavamo bene e c'era tanto entusiasmo. Partimmo tutti insieme in pullman; il giorno mi sentivo ottimista. Prima di entrare in campo ricevemmo le ultime raccomandazioni; il mister, Marco Floris, mi diede il compito di marcare il loro regista... uno di una certa esperienza che aveva giocato in categorie superiori, e che conosceva bene. Mi disse: "stagli attaccato, si gira sempre a sinistra e calcia benissimo con il destro". Detto, fatto... inizia la partita, passano pochi minuti.... e il mio uomo riceve palla spalle alla porta, circa 2 metri fuori dall'area di rigore... e si gira... proprio a sinistra, e lascia partire un destro che fulmina il nostro portiere: 1-0! Andiamo bene! "Svegliaaaa!!! che t'avevo detto???"... urlò il mister. Entrammo poi in partita anche noi... e per tutto il primo tempo ribattemmo colpo su colpo. Fu una bella partita. Il primo tempo che terminò 1-0 e nella ripresa entrammo con pìù decisione... volevamo ribaltare il risultato e ci riuscimmo: prima pareggiando con un mio tap-in su un tiro di Piero Medda non trattenuto dal portiere, e poi passando in vantaggio con un colpo di testa di Pierpaolo Pice: 1-2! Sembrava fatta... ma la sorpresa era dietro l’angolo. A pochi minuti dalla fine i padroni di casa pareggiarono..... e quasi a tempo scaduto, su una punizione innocua, un "infortunio" del nostro portiere diede la vittoria alla Ferrini. Tutta la loro panchina entrò in campo ad esultare.... non ci credevano neanche loro! Tanto grande era la delusione... quanto immeritata fu la sconfitta; solo complimenti e zero punti. Negli spogliatoi si sentiva solo lo scrosciare delle docce; nessuno aveva ne la voglia ne la forza di dire niente... e lo stesso avvenne nel viaggio di rientro in pullman. Avevamo perso una grande occasione.... quella sconfitta lasciò il segno... forse ci mancava ancora qualcosa per competere con le prime, ma da quel giorno il nostro campionato cambiò in negativo. Rimanemmo senza vittorie per parecchie partite, e da un possibile secondo posto ci ritrovammo, quasi a fine torneo, a soli tre punti dalla retrocessione.... che scongiurammo a due giornate dal termine.

Raccontaci uno o più episodi che ti hanno visto coinvolto da CALCIATORE del Gonnos…
Tra gli episodi (amari) che ricordo c’è il primo dei miei due cartellini rossi ricevuti con la maglia del Gonnos (il secondo fu in un derby contro la Francoforte, nel 95-96 in terza categoria). La stagione era la 1987-88, la partita Siamanna – Gonnosfanadiga. Ero in panchina - neanche tanto felice – quando a metà ripresa, col gioco fermo per una punizione a favore degli avversari, comandata vicino alla bandierina d’angolo… il mister chiama il cambio e mi fa entrare in campo. Io prendo subito posizione in area per marcare il mio avversario; le marcature sono rigide… sento uno arrivare da dietro che mi rifila un calcio senza motivo… io ingenuamente, e con l’umore non proprio al massimo, glielo rendo proprio con l’arbitro ad un passo: cartellino rosso ad entrambi! La punizione è ancora da battere… e io che esco mestamente… senza che fosse passato un solo minuto di orologio dal mio ingresso, con la maglia pulita, fiammante e senza una goccia di sudore!

Raccontaci uno o più episodi che ti hanno visto coinvolto da CALCIATORE del Gonnos…
Tra gli episodi (amari) che ricordo c’è il primo dei miei due cartellini rossi ricevuti con la maglia del Gonnos (il secondo fu in un derby contro la Francoforte, nel 95-96 in terza categoria). La stagione era la 1987-88, la partita Siamanna – Gonnosfanadiga. Ero in panchina - neanche tanto felice – quando a metà ripresa, col gioco fermo per una punizione a favore degli avversari, comandata vicino alla bandierina d’angolo… il mister chiama il cambio e mi fa entrare in campo. Io prendo subito posizione in area per marcare il mio avversario; le marcature sono rigide… sento uno arrivare da dietro che mi rifila un calcio senza motivo… io ingenuamente, e con l’umore non proprio al massimo, glielo rendo proprio con l’arbitro ad un passo: cartellino rosso ad entrambi! La punizione è ancora da battere… e io che esco mestamente… senza che fosse passato un solo minuto di orologio dal mio ingresso, con la maglia pulita, fiammante e senza una goccia di sudore!

Raccontaci uno o più episodi (o aneddoti) che ti hanno visto coinvolto o hai assistito da CALCIATORE del Gonnos…

Un episodio (un po’ anomalo), che ricordo, avvenne nella stagione 1989-90. La partita è Sant'Avendrace - Gonnosfanadiga. La partenza in pullman per Cagliari è fissata per le ore 9:00... il fischio d'inizio è previsto alle 11:00... ma tra la sorpresa generale, arrivati sul posto ci dissero che la partita era alle 15:00, come da comunicato, che evidentemente qualcuno aveva letto male. Che fare? Rientrare, pranzare e ripartire non era fattibile, visto che in meno di tre ore dovevamo ripresentarci sul posto. Dopo vari consulti tra dirigenti, la decisione fu quella di avvisare (da una cabina telefonica) le famiglie del cambio di programma e raggiungere un ristorante. Non ricordo chi firmò l'assegno per pagare il pranzo. La partita si disputò regolarmente alle 15:00 e terminò 2-2... ma quella lunghissima giornata costò alla società, tra pullman e ristorante, circa 500 mila delle vecchie lire!

Raccontaci uno o più episodi a cui hai assistito da TIFOSO del Gonnos…
Da tifoso.... uno degli episodi indelebili che ricorderò sempre risale alla stagione 1982-83. Avevo 12 anni; il Gonnos ospita l’Atletico Cagliari. Siamo alla terza di ritorno, la giornata è molto nuvolosa, e nel secondo tempo la partita è sul risultato di 1-1; il campo è pesante e le squadre stanche, quando agli ospiti è accordato un calcio di punizione poco oltre il centrocampo. L’arbitro ha la mano alzata ad indicare chiaramente che sarà di seconda. Calcia il numero 4 - Fattore - scodellando al centro un pallone che nessuno tocca... tant'è che il nostro portiere, Tomasello, neanche si butta per prenderlo, convinto che tanto il gol non è valido. Invece..... tra lo stupore generale e le proteste l'arbitro Manunza convalida correndo verso il centrocampo. Sugli spalti succede il finimondo... i tifosi inveiscono contro l'arbitro..... molti si arrampicano sulla rete con l'intento di scavalcarla. Il capitano, Silvano Uccheddu, s'avvicinò per sedare gli animi, urlando che tutto ciò non serviva a niente..... ma fu tutto inutile. Da quel momento per un buon numero di persone l'attesa fu solo per il fischio finale, pronti a manifestare la propria disapprovazione contro il direttore di gara. E al triplice fischio, infatti, se tanta gente sfollò limitandosi a mugugnare, un centinaio di persone (tra cui io, ma solo per curiosità) anziché prendere la via di casa si diresse verso gli spogliatoi ad attendere l’uscita dell’arbitro, che tra sputi ed insulti lasciò il campo scortato dalle forze dell’ordine fino all'uscita del paese. Quell'episodio costò al Gonnos due giornate di squalifica del campo e (credo) una forte multa. Curioso il titolo dell'articolo sulla partita su l’Unione Sarda all'indomani, che cominciava così: "Manunza batte Gonnosfanadiga 2-1!" ---> (ce l'abbiamo... eccolo)

Le trasferte più calde che ricordi…
Sicuramente i derby contro l’Arbus, con la tribuna dei più esagitati dietro la porta.

Chi è a tuo avviso il miglior calciatore che ha indossato la maglia del Gonnos? (oppure stila una graduatoria)
Non sarei in grado di fare una classifica in ordine di bravura, anche perché ognuno ha caratteristiche diverse, ma ne cito alcuni tra i più forti... sempre a mio modesto parere: Silvano Uccheddu II, Beppe Martinez, Sergio Pice, Cicci Sardu, Piero Medda, Pino Cuccu, Pasqualino Sogus, Ignazio Foddi, Franco Cadoni e Massimo Saba.

Fatti una domanda e datti una risposta… cosa non ti abbiamo chiesto e che avresti il piacere di dire/raccontare… chiudi te l’intervista come vuoi…
Vorrei chiudere innanzitutto col ringraziare chi, con questa intervista, mi ha fatto tornare indietro nel tempo facendomi ripercorrere tanti bei momenti che mi hanno visto coinvolto, prima da tifoso (sfegatato), poi da protagonista, e infine ancora da tifoso... con la speranza che i colori biancoverdi tornino ai fasti di un tempo, che anche se oramai troppo lontano, hanno comunque lasciato il ricordo indelebile di una maglia che, anche per me, rappresenta una seconda pelle. 

Sempre FORZA GONNOS!!!

Servizio di Fabrizio Pes